Notte strana e piena di poesia la scorsa notte.
La sera andando a letto ho l’abitudine di riascoltare con il mio Mp3 uno dei meravigliosi Insegnamenti a cui Grigori Grabovoi ci ha abituati e che ho provveduto a registrare con la mia voce. Sarà stata la stanchezza o l’ora un pò più tarda, ieri sera sono caduta in un sonno profondo dopo appena pochi minuti di ascolto (credo): fatto sta che alle 4 circa del mattino apro gli occhi con le cuffiette che mi sparano nelle orecchie “The Best of Pink Floyd” e, naturalmente, nessuna intenzione di riaddormentarmi!
Chi mi conosce da anni sa che la musica dei Pink Floyd è letteralmente la colonna sonora della mia vita e così, sulle prime note di “Echoes”, vinco la spinta “razionale” di spegnere tutto e voltarmi dall’altro lato e decido di reimmergermi in quelle ben note atmosfere oniriche “per vedere l’effetto che fa”, anzi sarebbe meglio dire “per aggiornare” l’effetto che fa.
“E nessuno ci mostrò alla terra.
E nessuno conosce i dove o i perchè.
Ma qualcosa prova a sorgere
e inizia ad arrampicarsi verso la luce”
Mi ritornano nitidamente quelle splendide parole…
“qualcosa prova a sorgere…..e inizia ad arrampicarsi verso la luce”
…il mio presente (ora) che premeva sul mio passato (allora) come futuro, è già tutto dentro queste parole, e forse lo avevo intuito la prima volta che ascoltai questi versi.
Ma ora, non riesco a perdermi in questa analisi che già le note di “Shine on you crazy diamond” mi trascinano in altre suggestioni subito seguite dalle note di “Learnig to fly”….imparare a volare….
“non riesco a distogliere lo sguardo dai cieli che girano in tondo….”
Ora “Another brick in the wall” mi trascina dentro i significati ed i significanti di muri abbattuti dentro e fuori di me, dentro e fuori noi tutti…al di là dei conformismi di ogni tipo e genere verso l’assoluta libertà di essere ciò che sono, ciò che siamo.
…Ma, non so, a parte il solito entusiasmo per una musica intramontabile, provo qualcosa di strano in questa fredda notte di febbraio a riascoltare questi vecchi, cari assoli di chitarra…non riesco a definirlo….come se mancasse qualcosa, non è spiacevole come sensazione, anzi,…..ma manca qualcosa…Cosa?
E’ sul ticchettio di orologio di “Time” che metto a fuoco: mi mancano i rimpianti…c…., che fine hanno fatto i “miei” rimpianti? E perchè tutti i miei ricordi, anche i peggiori, ora sono dolci come zucchero su un pandoro? Faccio un salto nel letto ed il successivo “insight” è la formulazione di una (ennesima) definizione di Vita Etena:
La Vita Eterna è quella cosa che infrangendo tutti gli orizzonti di età e di tempo trasmuta ogni singolo rimpianto in un gioioso progetto di vita!
RIPETO: la Vita eterna è quella cosa che infrangendo tutti gli orizzonti di età e di tempo trasmuta ogni singolo rimpianto in un gioioso progetto di vita!
Infrangendo l’idea di un presunto orizzonte temporale imposto o autoimposto, il piombo può trasformarsi in oro, il passato in esperienze su un percorso infinito e tutto ciò che volevi fare, essere, avere, imparare e amare, in progetti divini di vita, possibili e realizzabili oggi, domani e sempre.
Che liberazione..e che gioia!
Ora, “perso(a) nel pensiero e perso(a) nel tempo, mentre i semi del cambiamento sono stati piantati” (Coming back to life)….devo ricordarmi domani di dirlo a tutti e, non vi stupite se prima o poi mi vedete prendere lezioni di chitarra elettrica e, credetemi se vi dico che la Vita Eterna è rock…….decisamente ROCK!
Enjoy!